I contratti conclusi con investitori esteri, volti ad agevolare e tutelare gli investimenti, hanno a loro volta un impatto rilevante sugli oneri finanziari dello Stato. L’assoggettamento di uno Stato ad oneri aggiuntivi, ogniqualvolta si cerchi di attirare capitali, viene palesemente sottovalutato. Due diverse scuole di pensiero, a tale proposito, si fronteggiano: fornire agevolazioni agli investitori esteri con tutte le implicazioni negative che ne conseguono oppure non farlo. Le autrici del presente contributo si sforzano di trovare una risposta a questo interrogativo e di assumere una posizione motivata su tale questione.
Doc. JUDr. Hana Marková, CSc., ricercatrice (docente) di diritto finanziario e scienze finanziarie presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Carlo IV a Praga ed è Vice preside della facoltà. È impegnata nella docenza e nella ricerca. Le sue aree di specializzazione sono: diritto di bilancio, diritto tributario e prestazioni finanziarie dei governi locali. Su tali argomenti ha pubblicato numerosi articoli in riviste specializzate.
Mgr. Miroslava Zajíčková Ph.D., candidato al Dipartimento di diritto finanziario e scienze finanziarie presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Carlo IV di Praga. I suoi ambiti di interesse riguardano il diritto tributario, il diritto di bilancio, in special modo nel contesto della legislazione comunitaria, oltre allo studio comparato dei sistemi tributari degli stati membri dell’Unione Europea. Dal 2009 è direttore della ricerca della borsa di studio GAUK n. 9815/2009 intitolata “The tax base in selected countries of the European Union” (la base fiscale in determinati paesi dell’Unione Europea”).
